Descrizione
Una caratteristica notevole della cultura europea così come si sviluppò nel Rinascimento fu l’adattamento fatto con l’antico paganesimo. Gli dei classici e le loro leggende furono allegorizzati, trasformati in figure simboliche o scene emblematiche che potessero accordarsi con la morale cristiana. Allo stesso tempo emerse un nuovo genere artistico, secolare, dedicato alla rappresentazione dei miti più popolari, soprattutto delle storie d’amore raccontate dai poeti antichi. Queste storie non erano solo attraenti di per sé; offrivano l’opportunità di rappresentare figure nude in un’azione narrativa, che l’esempio dell’antichità proponeva come l’obiettivo più alto della pittura.Rubens è stato uno dei più grandi creatori dell’allegoria classica; fu anche un sommo interprete delle storie classiche. Nessun pittore era così a suo agio nella letteratura dei Greci e dei Romani. Quando dipingeva per piacere, cosa che, sempre più nel corso della sua vita, si sentiva di poter fare, utilizzava il mito pagano per esprimere e celebrare temi di amore, bellezza e forze creative della natura, spesso in modi meravigliosamente peculiari. Tuttavia, in quanto cristiano impegnato negli ideali della Riforma cattolica, Rubens rispettò le restrizioni generalmente imposte alla rappresentazione di racconti pagani. La maggior parte dei suoi dipinti mitologici furono realizzati per ambienti privati, per essere esposti all’interno di case (compresa la sua) o nelle gallerie di principi, nobili e prelati. È un felice incidente della storia che così tanti di questi splendidi dipinti siano ora ampiamente visibili nei grandi musei del mondo.
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