Descrizione
In questo studio splendidamente illustrato, Paul Binski offre un nuovo resoconto della scultura in Inghilterra e nell’Europa nord-occidentale tra il c. 1000 e 1500, esaminando l’arte romanica e gotica come una forma di persuasione. Binski applica l’analisi retorica a un’ampia varietà di sculture in pietra e legno provenienti da luoghi come Wells, Westminster, Compostela, Reims, Chartres e Naumberg. Sostiene che la scultura medievale non solo trasmetteva informazioni ma creava anche esperienze per i soggetti che formavano il suo pubblico. Senza rifiutare le ambizioni intellettuali dell’arte gotica, Binski suggerisce che gli effetti di superficie, l’ornamento, il colore, la varietà e la discordia servivano a vari scopi. In una critica dei recenti resoconti affettivi e materialisti della scultura e delle arti alleate, propone che tutti i materiali siano modellati dall’intenzionalità e artificio umani e abbiano una “poetica”. Esplorando le immagini di crescita, cambiamento e decadimento, così come il poteri di paura e piacere, Binski ci permette di usare il linguaggio e le idee del Medioevo nella lettura ravvicinata dei manufatti
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