Descrizione
Così Franca Falletti introduce il catalogo della prima mostra monografica mai dedicata a Pietro Tacca, tenutasi a Carrara, città natale dello scultore, nell’ambito della XII Biennale Internazionale di Scultura (Carrara, Centro Internazionale delle Arti Plastiche, ex Convento di San Francesco, 5 maggio-19 agosto 2007): un’occasione per offrire, oltre l’evento espositivo, uno studio aggiornato su questo artista, atteso da lungo tempo.
Nato nel 1577, Tacca approdò ancora adolescente all’atelier fiorentino del Giambologna, eccelso maestro fiammingo dal quale ereditò il ruolo di scultore ufficiale della corte granducale medicea. Fra i tratti distintivi della sua arte, un’attenzione al naturale (cui, per dirla con Filippo Baldinucci, «stava tanto fisso, che nulla più») che produsse opere celebri come le fontane della Santissima Annunziata e il Porcellino della Loggia del Mercato Nuovo a Firenze o i Quattro Mori di Livorno, capolavoro di drammaticità impareggiabile, ma anche crocifissi di grande suggestione e statue equestri come quelle dei sovrani spagnoli a Madrid, in cui il fasto monumentale si sposa a una statica mirabile: generi nei quali Tacca crea tipologie del tutto nuove, con cui generazioni di artisti dovranno misurarsi.
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