Descrizione
Il volume presenta una selezione di 54 opere della Collezione Pittas, offrendo un intenso panorama dell’arte italiana tra il Duecento e gli anni trenta del Cinquecento. Si tratta del primo studio approfondito dedicato a questa collezione privata, della quale non esiste ancora un catalogo.
Se alcuni dipinti sono noti alla letteratura artistica, altri sono inediti o poco noti al di fuori della ristretta cerchia degli specialisti. Nella collezione sono rappresentate in particolare la scuola senese e quella fiorentina, con il raro Maestro di Tressa e preziose tavole di Bernardo Daddi, Taddeo e Agnolo Gaddi, Ugolino di Nerio, per citare solo alcuni nomi. Non mancheranno di attirare l’attenzione opere di scuola veneta, marchigiana e umbra, con i soggetti sacri dipinti per esempio dal Maestro della Cappella Dotto, da Iacobello del Fiore, dal Maestro di Fossa.
Introdotto da una prefazione di Everett Fahy e da un saggio dell’autore, il volume si compone di schede critiche corredate da immagini a colori delle opere e bibliografia completa.
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