Descrizione
Per Harry Bertoia (1915-1978) si potrebbe parlare, non a torto, di “maledizione della sedia”: il successo planetario della sedia Diamond, da lui creata nel 1951, è stato infatti tale da offuscare ciò che di altrettanto e forse più grande questo friulano di umili origini trapiantato negli Stati Uniti ha creato in campi diversi.
A risarcirlo idealmente, a trent’anni dalla morte, è una grande mostradedicatagli dalla sua terra natale, che intende dare conto della sua poliedricità creativa condotta a cavallo fra il mondo dell’arte e quello del design: sullo sfondo dell’America di Jackson Pollock, Alexander Calder e Josef Albers, viene innanzitutto ripercorsa l’attività giovanile nel campo della grafica e dell’oreficeria, perfezionate nella rinomata scuola Cranbrook di Bloomfiel Hills.
Ampio spazio è quindi dedicato alla straordinaria collaborazione con l’azienda Knoll, che darà avvio alla realizzazione della celebre serie di sedie in tondino d’acciaio. Proprio all’apice del successo commerciale legato alla sedia Bertoia decise, drasticamente, di abbandonare il design per dedicarsi completamente alla scultura.
Alla scultura è quindi dedicato il resto dell’esposizione che riunisce, per la prima volta in Europa, tutte le sue principali esperienze, dalle prime opere geometriche degli anni cinquanta fino alle famose scultore sonore.
Il volume che accompagna l’evento, con saggi critici e un’ampia documentazione storica, si configura come la più aggiornata monografia dedicata a questo geniale artista.
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