Descrizione
Cartapesta, stucco, gesso, “mistura”, cuoio pressato, paglia, saggina, tela incollata…: materiali poveri, a volte riciclati, che però entravano nelle botteghe dei grandi scultori dal Medioevo al Barocco e non solo per produrre calchi, repliche o apparati effimeri: è proprio dai materiali più vili che passa la fase sperimentale, il momento cruciale dell’elaborazione delle forme. Polimaterica è comunque qualsiasi scultura che venga ricoperta anche solo di colori, per cui si può affermare che, dall’antica Grecia ad oggi, nella storia dell’arte occidentale la scultura fatta di un unico materiale lasciato a vista, come il bianco marmo, a cui pure siamo così abituati, sia stato più un’eccezione.
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