Le Grottesche

Vol.1,for.24×28,pag.304,col.250.lin.Fra

rilegatura rigida

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Descrizione

Vasari definisce le grottesche come una sorta di pittura libera e comica, incentivata nei tempi antichi per ornare le superfici delle pareti. I suoi motivi principali sono le foglie di piante, i candelabri, le figure umane, mitologiche, animali o ibride – insolite o fantastiche – disposte senza alcuna logica apparente, narrativa o spaziale. Il Medioevo favoriva mostruosi ibridi e battutementre il Quattrocento cercava di recuperare le forme ornamentali dell’antichità, in particolare quelle scoperte dalla scoperta della villa di Nerone, la Domus Aureanel 1480. Le grottesche godettero quindi di uno straordinario successo, consacrato dal loro uso nelle logge vaticane, decorato intorno al 1518 da Raffaello e dal suo studio. Divennero una componente essenziale della decorazione di monumenti secolari e religiosi, invadendo persino ceramiche, arazzi e mobili e molti pittori specializzati in questo genere. Possiamo parlare di un trionfante 16 ° secolo. All’inizio del XVIII secolo, la scoperta di Ercolano e Pompei gli diede una nuova giovinezza, estendendosi alle decorazioni interne, all’abbigliamento … E nel diciannovesimo secolo, anche se il neoclassicismo purificava il stile, grottesche ha continuato ad apparire nelle arti applicate, nell’intarsio, nella ceramica, nella stoffa e nei mobi

Informazioni aggiuntive

Peso 3,5 kg
Editore

CITTADELLES&MAZENOD

Anno

2013

Autore

Alessandra Zamperini

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