La Maiolica Laterza del Seicento

 17,00

Vol.1,for.17×24,pag.80,ill.78,b/n.18,col.60,lin.Ita

rilegatura in brossura

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Descrizione

La presente ricerca attesta i rapporti e l’osmosi culturale anche nel settore della produzione della maiolica nei primi decenni del Seicento tra l’area pugliese e Napoli, capitale dell’antico Regno e grande centro culturale, da cui si irradiavano modelli espressivi poi riproposti con originali rielaborazioni formali, iconiche e cromatiche dagli artefici salentini di Laterza e di Terra di Otranto. Nel nuovo Museo della ceramica di Laterza è esposta la prestigiosa Collezione di maioliche di Laterza della Collezione di Riccardo Tondolo, il quale ha voluto il ritorno delle pregevoli e rare ceramiche, da lui nel tempo raccolte anche all’estero, nel centro ceramico dove furono prodotte tra Sei e Settecento. Nel Catalogo della Collezione, in elegante veste tipografica (Editore Congedo, 2015), a cura di Guido Donatone, è stata ricostruita la storia della vicenda della qualificata produzione della maiolica istoriata di Laterza, fiorita in connessione con il variegato ambiente artistico e culturale della cosmopolita Napoli spagnola.
La fioritura della ceramica barocca nel centro laertino ebbe infatti luogo soprattutto per la circostanza che feudatari di Laterza furono nobili famiglie napoletane: gli ispano-napoletani Perez Navarrete, che detenevano a Napoli importanti incarichi nelle pubbliche istituzioni. Costoro fecero affluire a Laterza le commissioni di grandi famiglie aristocratiche napoletane, i cui grandi piatti da parata stemmati e istoriati venivano ostentati nelle grandi occasioni. I Perez vollero imprimere impulso alle attività produttive del loro feudo, ma forse perseguirono anche un disegno politico. Quello di contrastare il primato artistico a Napoli della rinomata maiolica dei maestri di Castelli d’Abruzzo, alcuni dei quali avevano parteggiato per la rivoluzione antispagnola (1647), come dimostra il famoso piatto con la “Rivolta di Masaniello”, pubblicato da Donatone. Nell’iconografia dei piatti da parata seicenteschi di Laterza prevalgono i soggetti cavallereschi di milizie, duelli di cavalieri, battaglie e cacce, caratterizzati da una rigorosa ed elegante monocromia turchina che si contrappone infatti alla suggestiva policromia delle maioliche di Castelli d’Abruzzo.
Le mattonelle seicentesche ritrovate a Matera – tenendo nel dovuto conto il citato Catalogo della Collezione Tondolo al cui saggio introduttivo del Donatone si deve fare riferimento per una compiuta trattazione della maiolica istoriata turchina di Laterza del Seicento – hanno consentito la individuazione della genesi del compendiario laertino e salentino, che è dovuto a un Maestro di cultura castellano-napoletana attivo a Laterza dopo aver lavorato nella cattedrale di Matera. Vengono qui inoltre illustrati anche la rilevanza e i riflessi della produzione ceramica compendiaria castellano-napoletana del tardo Cinquecento e dei primi anni del Seicento nella maiolica compendiaria fiorita a Laterza e in Terra d’Otranto nei primi decenni dello stesso secolo.

Informazioni aggiuntive

Peso 2,0 kg
Editore

CONGEDO

Anno

2016

Autore

Guido Dinatone

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