I Mobili in Pietra Dura di Luigi XIV e il Laboratorio dei Gobelins

 98,00

Vol.1,for.23×30,pag.148,col.100,lin.Fra

rilegatura rigida

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Descrizione

L’intarsio di marmi e pietre dure è apparso in Italia dal XVI secolo dopo la scoperta di antichi pavimenti e mosaici. I laboratori di Firenze hanno dato una lucentezza eccezionale. 

Gli artigiani stanno facendo rivivere vecchie tecniche e sono ispirati a decorare tavoli, cassapanche e armadi con mosaici in pietra fine. Agata, lapislazzuli, diaspro, madreperla e ametista sono poi incrostati in composizioni colorate.
Questa moda italiana è introdotta nel diciassettesimo secolo in Francia da Mazarin. Come molti principi europei Luigi XIV è sedotto dallo splendore e dalla rarità dei materiali e degli armadi fiorentini. Il re, il protettore di tutte le arti francesi e ansioso di superare la magnificenza delle arti straniere, decise nel 1668 di creare un laboratorio di pietre dure nella sua fabbrica reale dei Gobelins. La produzione è riservato solo per l’attività residenze reali pietre colorate Gobelins è rapidamente rallentando ancora di più come aziende di moda passano e Louis perde interesse alla fine degli anni 1680.

Il laboratorio dei Gobelins chiude i battenti nel 1715 alla morte del re. Durante il diciottesimo secolo i mobili sono venduti all’asta, otteniamo spesso pietre e armadi smontati. Alcuni pannelli vengono riutilizzati a volte. I pochi tavoli e armadi sopravvissuti e le descrizioni dei mobili mancanti testimoniano, tre secoli dopo, lo splendore e l’ostentazione voluti dal grande re.

Informazioni aggiuntive

Peso 1,5 kg
Editore

FATON

Anno

2007

Autore

Stephane Castelluccio

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in 15 Giorni/in 15 Days

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